La nuova scuola

Oggi la scuola italiana vive una fase di grandi cambiamenti e anche l’integrazione scolastica vi partecipa. In particolare il processo dell’autonomia scolastica (art. 2312 della legge 56/97, DM 251 del 1998, DM 111 del 22/4/99) ha importanti ricadute sulle modalità di integrazione degli studenti disabili.

I Provveditorati agli Studi dovrebbero trasformarsi in CSA (Centri Servizi Amministrativi) con compiti unicamente di consulenza, mantenendo comunque, su delega della Direzione Regionale dell’istruzione, la predisposizione delle graduatorie, la nomina in ruolo del personale e l’organizzazione dei corsi abilitanti.

Ogni scuola, oltre alla carta dei servizi, predispone un POF (Piano dell’Offerta Formativa) in modo che l’utenza possa scegliere la scuola più adatta alle proprie esigenze.

I Direttori Didattici e i Presidi sono diventati dirigenti e governano la scuola con l’ausilio dei loro collaboratori La scuola nuova ha poi l’Organico Funzionale, ovvero docenti e non docenti sottostanno alle esigenze della scuola sia come flessibilità oraria che come sede di servizio.

L’autonomia vede tutte le scuole impegnate sui versanti della Flessibilità, Responsabilità e Integrazione.

Sul territorio dovrebbero sorgere i CIS (Centri Servizi per le Istituzioni Scolastiche Autonome) ovvero delle scuole polo di supporto nel processo in corso sull’autonomia.

Recentemente sono poi nati i CTR (Centri Territoriali di documentazione, Risorse e servizi per l’integrazione scolastica). Questi Centri dovrebbero occuparsi di handicap specifici in modo da costituire un polo di riferimento per documentazione, mappatura delle risorse territoriali e creazione di banche dati, promozione e informazione, attività di ricerca (attraverso seminari ecc.), diffusione e consulenza nell’area propria a supporto delle famiglie, degli operatori e dei docenti. I Centri dovrebbero diffondere le esperienze in atto nelle scuole di ogni ordine e grado, contribuire a dare risposte concrete ad esigenze particolari, attivarsi per incentivare collaborazioni e sinergie tra scuole e scambi di strumenti ed esperienze. Si potranno stipulare convenzioni con terzi per la messa a disposizione di biblioteche, videoteche e competenze già presenti sul territorio. La produzione di materiali (libri ecc) potrà avvalersi anche delle risorse finanziarie messe a disposizione dei GLIP. Eventuali acquisizione di attrezzature e sussidi potranno avvenire anche in forme consortili e con reti di scuole e convenzioni.



Al momento di andare in stampa non sappiamo ancora quali saranno le modifiche che il nuovo governo apporterà alla scuola italiana. L’argomento sarà oggetto di un aggiornamento non appena la riforma Moratti sarà approvata dal Parlamento.

Anche dei percorsi scuola-lavoro parleremo prossimamente.

 
Sommario