Norme relative ai diversi ordini e gradi di scuola
Scuola materna

Vi accedono i bambini da 3 a 6 anni.
L’integrazione scolastica nella scuola materna è stata assicurata dalla legge 270/82, regolata successivamente da diverse circolari ministeriali e riconosciuta dai vigenti programmi didattici: orientamenti dell’attività educativa nelle scuole materne statali (D.M. 3/6/1991).

I bambini che frequentano la scuola materna hanno diritto all’assegnazione di un insegnante di sostegno competente, alla quale provvede la Direzione Scolastica per le scuole materne statali, il Comune per le scuole materne comunali. Per le scuole private valgono le stesse regole che riguardano gli altri ordini scolastici (vedi cap. Scuola privata).

L’assegnazione dell’insegnante di sostegno è data alla scuola e la quantificazione oraria nel rapporto insegnante/alunno verrà stabilita in base al PDF e al PEI. Il Ministero ha concesso e concede tuttora le cosiddette “deroghe”, vale a dire che si possono richiedere e ottenere insegnanti di sostegno in più rispetto ai parametri di 1 insegnante di sostegno ogni gruppo di 138 alunni.

Nella provincia di Milano è possibile avere un contributo per la presenza di un’assistente alla comunicazione secondo i parametri stabiliti di anno in anno.

È previsto che il numero massimo di alunni per classe in presenza di portatore di handicap sia 20.

L’assegnazione dell’alunno portatore di handicap alla classe è decisa dal Direttore Didattico e dal Consiglio di Circolo (Circolare Ministeriale 228/76, legge 517/77, art. 2 e 7 e Circolare Ministeriale 169/78).

Assegnazione di particolari sussidi didattici è di competenza dell’ASL o/e Comune (a seconda delle Regioni).

Nel caso di bambini sordi la logopedista al momento dell’inserimento dovrebbe presentare il bambino all’educatrice, facendola assistere a qualche seduta di riabilitazione, affinché questa si renda conto delle possibilità e dei limiti del bambino, spiegando cosa è una protesi acustica e in quale modo funziona. E’ molto importante poi che la logopedista abbia contatti periodici con l’insegnante per aiutare a favorire una positiva evoluzione dell’apprendimento del bambino durante l’anno scolastico.

La scuola è tenuta a redigere il profilo dinamico-funzionale e sulla base di questo un Piano Educativo Individualizzato, quando necessario. Il PDF, all’atto dell’iscrizione alla scuola elementare dovrà essere trasmesso insieme alla diagnosi funzionale.

 
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