PROGETTO DELLA ZONA MILANO 2002-2005
"Siamo orgogliosi di essere scout e guide: lo dimostriamo cercando di essere,
oggi più di ieri, capaci educatori e veri testimoni per i nostri ragazzi e mettendo
a disposizione degli altri la nostra competenza ed esperienza."
Premessa
Nel 1998 la Zona Milano Agesci è andata a convegno, raccogliendo tanto
lavoro e tante riflessioni ed individuando con attenzione alcuni temi molto
grandi per lo scoutismo a Milano con cui affrontare il nuovo Millennio: la
sfida di educare a fare scelte forti, di educare alle responsabilità,
la necessità di una apertura al territorio in cui viviamo, di un cammino
comune con la Chiesa locale, il bisogno di ripensare al nostro modo di educare
e di essere capi.
Dopo tre anni e molto lavoro fatto ci accorgiamo che l'orizzonte in cui ci
muoviamo non è molto mutato, e che tanto rimane da fare nella medesima
direzione.
Continueremo nel nostro lavoro per aiutare i Capi, sostenendoli nella loro
scelta (PdC), rendendo il più possibile i momenti di incontro stimolanti
e formativi, coinvolgendoli sempre più nella vita della Zona; rifletteremo
ancora su come educare persone capaci di scelte, impegno, responsabilità,
scelte che in particolare modo sono importanti nel cammino verso la Partenza.
Ci sembra importante soprattutto ritrovare i motivi di soddisfazione e di
orgoglio che ci sono nel nostro servizio, e rilanciare perciò con forza
la nostra vocazione e la nostra voglia di essere scout e di educare attraverso
lo scoutismo a Milano.
Scegliamo allora di orientare le nostre forze di Capi scout a Milano oggi nei seguenti obiettivi:
Rilanciare la necessità di educare alle scelte forti ed alla responsabilità, continuando lo sforzo di attenzione al "cammino verso " e al momento della Partenza. | |
Impegnarci ad approfondire e sostenere nel tempo la nostra vocazione di Capi, la scelta che rinnoviamo ogni giorno che dona fatica, orgoglio, gioia. | |
Impegnarci a dare testimonianza dello scoutismo e dei suoi valori nel territorio, sia cercando di promuoverne lo sviluppo (attraverso anche una maggiore comunicazione tra i gruppi), sia relazionandosi maggiormente con le realtà cittadine civili ed ecclesiali. | |
Attuare il nostro compito di operatori di pace che educano alla creazione di uno stile di vita, di un modo di pensare e di agire che "previene" il conflitto e lo rifiuta come soluzione dei problemi. | |
Sfruttare il momento storico, passato il fermento iniziale, per sviluppare una logica di non indifferenza verso la realtà che ci circonda (a partire dalla più vicina e concreta) e di apertura verso l'altro (non solo chi è diverso); sviluppare, quindi, con strumenti specifici per ogni branca, la voglia di conoscere, informarsi, essere curiosi per capire e apprezzare ed infine operare concretamente in questa direzione per essere testimoni di pace. |
Obiettivo A - Rilanciare la necessità di educare alle scelte forti ed alla responsabilità, continuando lo sforzo di attenzione al "cammino verso " e al momento della Partenza.
sottobiettivi
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ambiti
di realizzazione
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Aprire il confronto/discussione tra i Capi su quali e cosa sono oggi le scelte forti dello scoutismo e come debbano essere vissute. | Consiglio di Zona, Branche, Comitato di Zona, IABZ |
Progressione personale, progressione personale unitaria e partenza: andare incontro alle esigenze dei nostri ragazzi senza compromessi ma con proposte chiare. | Branche, Consiglio di Zona, Pamm |
Puntare l'attenzione sulla realtà che circonda il ragazzo e capire che parte ha lo scautismo; rendere i nostri strumenti adeguati alle esperienze che quotidianamente vivono i nostri ragazzi e, se necessario, trovarne di nuovi. | Branche, CoCa, Comitato di Zona, IABZ-Pamm |
Obiettivo B - Impegnarci ad approfondire e sostenere nel tempo la nostra vocazione di Capi, la scelta che rinnoviamo ogni giorno che dona fatica, orgoglio, gioia.
sottobiettivi
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ambiti
di realizzazione
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Formazione e crescita del capo soprattutto nel suo ruolo di catechista. | Branche, AE, Consiglio di Zona, Pamm, Formazione Capi di Zona, Comitato di Zona, Consiglio di Zona |
Accrescere la capacità di accoglienza dei capi tirocinanti e sostegno dei capi giovani (anagraficamente o esperienzialmente). | CoCa, IMIE, Consiglio di Zona, Comitato di Zona, Formazione Capi di Zona, Tutor |
Portare avanti una riflessione su cosa vuol dire essere Capo scout oggi ed all'interno del proprio percorso di crescita. | Tirocinio, Tutor, Branche, Consiglio di Zona, Comitato di Zona, Formazione Capi di Zona, IABZ - Pamm, CoCa |
Obiettivo C - Impegnarci a dare testimonianza dello scoutismo e dei suoi valori nel territorio, sia cercando di promuoverne le sviluppo (attraverso anche una maggiore comunicazione tra i gruppi), sia relazionandoci maggiormente con le realtà cittadine, civili ed ecclesiali.
sottobiettivi
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ambiti
di realizzazione
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Mantenimento dei gruppi a Milano: riflessioni sulla diarchia, sull'iter di formazione,... | Consiglio di Zona, Branche, Comitato di Zona, Pamm, Formazione Capi di Zona, CoCa |
Prepararsi e partecipare, in modo critico e propositivo, ai "grandi eventi" civili della città nel rispetto della collettività associativa affinché la presenza del singolo e dei simboli associativi sia realmente testimonianza ed espressione del Patto Associativo e dei valori che porta. | Consiglio di Zona, Comitato di Zona, Branche |
Quali devono e possono essere i rapporti tra Gruppo e Parrocchia e quali strumenti ed atteggiamenti adottare per farli diventare proficui comprendendo quali sono gli oneri e gli onori dell'appartenenza ad una parrocchia e chi sono gli effettivi interlocutori (non sempre è l'A.E.) | Consiglio di Zona, Comitato di Zona, AE |
Obiettivo
D - Attuare il nostro compito di operatori di pace che educano alla creazione
di uno stile di vita, di un modo di pensare e di agire che "previene"
il conflitto e lo rifiuta come soluzione dei problemi.
Sfruttare il momento storico, passato il fermento iniziale, per sviluppare
una logica di non indifferenza verso la realtà che ci circonda (a partire
dalla più vicina e concreta) e di apertura verso l'altro (non solo
chi è diverso); sviluppare, quindi, con strumenti specifici per ogni
branca, la voglia di conoscere, informarsi, essere curiosi per capire e apprezzare
ed infine operare concretamente in questa direzione per essere testimoni di
pace.
[Il frutto di questo lavoro dovrebbe culminare
nell'evento di zona 2002.]
sottobiettivi
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ambiti
di realizzazione
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Quali ripercussioni sui nostri stili di vita quotidiani? | |
Quali tematiche tipiche dello scoutismo sono da riscoprire e rileggere? | |
Quali strumenti del metodo possono essere riutilizzati? | |
Quali percorsi e proposte per educare alla pace nelle unità e con chi sul territorio? |
STRUMENTI, PERCORSI ED ATTENZIONI
Co.Ca.
Incontri di branca
IABZ - Pamm
Comitato
Consiglio
Fo.Ca.
Lavorare ancora ma meno sul PdC e più sulla "vocazione" del Capo: le motivazioni della scelta di servizio e le difficoltৠincontri di formazione extra (per elezioni, guerra, ) ben accetti purchè non troppi o troppo dispersivi.
AE
Sulla zona in genere
I seguenti punti sono attività su cui già oggi il Comitato e la Zona si stanno impegnando: